Giada D’Antonio (1ª classificata slalom speciale under 14) «Sono felicissima, in primis perché sono riuscita a sciare bene, sia nella prima che nella seconda manche, mi sono divertita un sacco. Quando vinci e ti diverti pure, non puoi chiedere di più. La mia passione per lo sci è nata quasi per caso. Mio padre un giorno mi portò a sciare a Roccaraso e da lì è nato tutto. La mia campionessa preferita? Sicuramente Mikaela Shiffrin. È un atleta pazzesca. La mia specialità preferita è lo slalom: mi diverte molto di più, mi piacciono le curve strette. Cosa mi aspetto per il futuro? Penso di avere il sogno di qualunque bambino, di qualsiasi giovane sciatore, voglio arrivare in Coppa del Mondo. La determinazione non mi manca e cercherò di sfruttarla per coltivare il mio sogno».
Michele Vivalda (2° classificato slalom speciale under 14) «Terzo in gigante, secondo in slalom. La prossima volta proverò a portare l’Italia sul gradino più alto del podio. Sono contento della mia settimana di gare e anche oggi ho sciato bene. Sono partito con un pettorale alto, tra gli ultimi, ma sono comunque riuscito a giocarmi la vittoria. L’atleta tedesco è andato meglio e si è meritato la medaglia d’oro. La mia passione per lo sci? I miei genitori mi hanno portato a sciare per la prima volta quando avevo 4 anni. Da allora non ho più smesso».
David Castlunger (3° classificato slalom gigante under 16) «Nella prima manche ho commesso qualche errore. Ero terzo e mi sono detto “nella seconda devo dare tutto quello che ho per provare a vincere”. Ho cercato di farlo e sul muro ho rischiato seriamente di cadere. Sono stato bravo a rimanere in piedi, ho recuperato bene e alla fine posso dire di aver fatto una buona gara, quanto meno sotto il profilo della prestazione. Obiettivi? Migliorare sempre, soprattutto in slalom, cercando di fare due manche pulite, cosa che qui a Folgaria non mi è riuscita».
Marta Giaretta (3ª classificata slalom gigante under 16) «Sono molto soddisfatta, soprattutto della mia prima manche. Ho sciato bene, seguendo le indicazioni del mio allenatore. Nella seconda discesa ho perso una posizione, ma sono comunque contenta. Salire due volte sul podio alla fase internazionale dell’Alpecimbra Fis Children Cup, dove non ero mai riuscita a entrare nella top 5, fa bene al morale. Da qui sono passate tante campionesse e questo rappresenta per me un grande stimolo. I miei allenatori e i miei genitori mi hanno detto che quest’inverno ho fatto un salto di qualità sotto il profilo mentale, probabilmente questi risultati sono il frutto di quello. Salire sul podio qui a Folgaria, dove sono cresciuta come sciatrice, è sempre bello».
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